Nerone, l’imperatore, era un ragazzo. “E’ andato al potere a 16 anni, è morto a trenta e aveva tutte le pulsioni, le passioni e la voglia di vita di una persona giovane. Amava la musica, saliva con uno strumento musicale su un palco e faceva, non per ore come i Maneskin, ma per giorni un concerto. E’ stato un anticipatore dei rave party”. Lo dice all’ANSA Alberto Angela del quale è appena arrivato in libreria ‘Nerone. La rinascita di Roma e il tramonto di un imperatore’ (HarperCollins-Rai Libri) che conclude la trilogia dedicata all’ultimo imperatore della dinastia giulio-claudia.
Nel libro c’è anche un’illustrazione inedita realizzata da Milo Manara con ‘Nerone, uomo dai mille volti’ come immaginato da Alberto Angela.
“Manara fa quel doppio volto. Quello gioviale, di un ragazzo che oltre alla musica amava la velocità. Non c’erano le moto, ma Nerone andava con le quadriglie. E l’altra parte è quella feroce, cinica: uccide la madre, la moglie, fa uccidere tutti quelli che lo intralciano o che abbia il sospetto possano tramare contro di lui. E’ implacabile” racconta Angela. Ma poi ti accorgi che quando muore lui gli altri fanno di peggio.