Appena maggiorenne e neopatentato, è stata la mia prima meta…Mi rifugiavo nelle prime luci di color arancione che la mia Altamura non ancora offriva…Nel 1987 erano le prime luci che davano una parvenza di “città” e non di “paese”…Ad Altamura erano bianche…Mi rifugiavo nei primi “stradoni” che solo Lei poteva offrire, accompagnati da un silenzio serale discreto e godibile…La mia prima meta e il mio primo senso di libertà vera giovanile, che non si scorda mai…Le “prime” di tanti film e commedie, me li sono godute con Lei…Come le passeggiate in strada con accanto “gli alberi”…In tutti questi anni è capitato di rivederla spesso e volentieri e ho sempre avvertito quel senso di “lentezza” vivibile e godibile, che si è riversato nella sua Cultura e Arte…Oggi è diventata più grande, come me del resto, ma ha sempre mantenuto “spazi vivibili” e un contesto sociale, se pur qualche volta criticato ingiustamente, che stona positivamente con le altre che si definiscono “Città”…Ho sempre ammirato in Lei, nonostante anche qualche problema nel tempo, “l’equilibrio del vivere” e qualche ingenuità di chi non sa falsare e forzare lo stato delle cose…I suoi gioielli naturali poi, li ha saputi custodire bene contro ogni “attacco e speculazione esterna”, come una persona che custodisce nascosto il proprio salvadanaio …Oggi sono convito che la mia prima meta è stata premiata per questo modo di essere, nella speranza che rimanga tale in eterno…MATERA Capitale della Cultura 2019 !

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