La notte in rosso ha affascinato il mondo: è stata la più ricca di eventi astronomici dell’anno, con l’eclissi totale di Luna più lunga del secolo, della durata di un’ora e 43 minuti a partire dalle 21.30, e la grande opposizione di Marte, la più spettacolare dal 2003. Mentre la Luna si tingeva di rosso per l’eclissi, il pianeta rosso appariva nel cielo più grande del 10%.
Marte, che nelle ultime ore ha fatto parlare di sé per la scoperta italiana del suo primo lago di acqua liquida sotto i suoi ghiacci, si trova nella posizione esattamente opposta al Sole rispetto alla Terra e il 31 luglio, sarà alla minima distanza dal nostro Pianeta, pari a 57.590.630 chilometri.
A tingere di rosso la Luna è invece la sua posizione rispetto alla Terra: quest’ultima si trova tra il Sole e la Luna e proietta sul satellite un cono d’ombra. La fase totaledell’eclissi, durante la quale la Luna è integralmente immersa nell’ombra, è avvenuta tra le 21:30 e le 23:13 ed è stata ben visibile in tutta Italia, con il picco massimo alle 22:22 e lo spettacolo si è concluso all’1:30 della notte del 28 luglio.
Tante le iniziative organizzate in tutta Italia dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), che ha aperto le porte di alcuni dei suoi osservatori, e dall’Unione Astrofili Italiani (Uai), che ha messo a disposizione di tutti gli appassionati i propri telescopi amatoriali.
A Roma il ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibac), il Parco Archeologico del Colosseo e il Virtual Telescope Project, gestito dall’astrofisico Gianluca Masi, hanno organizzato una serata osservativa speciale in un palcoscenico naturale unico al mondo: le rovine del Palatino, nei pressi del Tempio di Venere e Roma.
“Marte e la Luna sono nella stessa zona di cielo, l’uno sotto l’altra”, ha spiegato Masi. Il pianeta rosso brillava a circa 6 gradi di distanza dal nostro satellite e, dopo Venere e la Luna, è stato l’oggetto più luminoso del cielo, ha aggiunto. Insieme, la Luna e Marte ci hanno regalato una delle serate più suggestive degli ultimi decenni. Anche Venere, Giove e Saturno sono brillanti e ben visibili, in una “splendida parata planetaria”. (Ansa)