32 anni, 17 milioni di follower, imprenditrice digitale con 80 dipendenti, prima influencer al mondo secondo le classifiche di Forbes, un ‘caso’ studiato alla business University di Harvard, tutto questo è Chiara Ferragni.
La sua vita è in un documentario, decisamente autocelebrativo, ‘Chiara Ferragni Unposted’ diretto da Elisa Amoruso, che dopo la premiere a Venezia 76 è evento in sala il 17-18-19 settembre distribuito da 01.
Il documentario mostra l’ascesa della Ferragni, cresciuta con naturalezza a favore di telecamera grazie alla passione della madre per i filmini amatoriali con cui documentava vacanze familiari e imprese della figlia, la sua spontaneità nella condivisione della sua vita con i follower, le prove per il matrimonio con Fedez, la sua vita privata raccontata nei dettagli (inclusi i fatti più intimi, i problemi della gravidanza ad esempio) anche ora che ha un figlio, Leone, mostrato pure lui senza filtri. Nonostante il titolo Unposted, è tutto abbastanza noto ma una sorpresa in realtà c’è ed è anche molto divertente: Fedez che si rivela simpatico e grandemente ironico a smontare la moglie perfettina.
“Raccontare ad altri me stessa all’inizio mi ha spaventato: non ero abituata a non avere il controllo, visto che da quando ho 16 anni che posto le mie cose, prima sul blog ora su Instagram. Poi mi sono trovata in sintonia con Elisa Amoruso, è riuscita a farmi scoprire parti di me che non conoscevo, farmi capire ad esempio ancora di più l’importanza che ha avuto mia madre nell’essere chi sono adesso”, ha detto la Ferragni.
Da Unposted vorrebbe che uscisse “un messaggio positivo che emerge dalla mia storia: siate determinate a realizzare i vostri sogni. Sono felice di essere fonte di ispirazione e nel documentario forse si capisce meglio perche'”. Nel film si vede una Ferragni sempre proiettata alla perfezione, al controllo, “una persona super positiva” con grandi doti comunicative e con un dialogo continuo con i suoi follower: “leggo tutti i loro messaggi, commenti, faccio continuamente sondaggi chiedendo consigli, anche con loro supero le difficoltà”. E’ amatissima, specie dalle adolescenti che la vedono come un modello femminile di successo, ma anche oggetto di critiche, di bodyshaming (dalla taglia del seno alla forma dei piedi) e persino di cyber hate, l’odio digitale. “Ho un carattere forte, specie all’inizio mi hanno fatto molto male i commenti cattivi, gratuiti, distruttivi. Mi hanno fatto dubitare di me, del percorso che stavo facendo, ora è più facile fregarsene, ma proprio per questo ci tengo ad essere un esempio contro i leoni da tastiera e presto dedicherò energia su questo”, aggiunge. Il suo bimbo, Leone, un anno e 5 mesi era su Instagram prima ancora di nascere, e per questo è stata molto criticata. “E’ figlio di due persone celebri, raccontare di Leo, della nostra felicità familiare ci sembra la cosa più naturale e trasparente. Anche qui vedo un messaggio positivo. Quando ero piccola mia madre filmava tutto, oggi accade ma sui social, è un cambiamento culturale e di linguaggio. La privacy oggi è un concetto strano, diverso da prima, per me la condivisione è la cosa fondamentale.
Sono un libro aperto e non faccio fatica a mostrarmi perché so di essere una brava persona: nei social o nel reale sono la stessa persona e cerco sempre di migliorare, pensare a me in terza persona, alla ‘Chiara che vorrei'”. (Ansa)