Note jazz. Ma anche ambiente e paesaggi con scenari scelti con la cura di un regista cinematografico. Dodici concerti in sei comuni del nord Sardegna, per un festival internazionale che celebrerà la sua ventesima edizione diventando itinerante. Dal 2 al 13 settembre appuntamento ad Aglientu, Perfugas, Chiaramonti, Sennori, Martis e Castelsardo con Musica sulle Bocche, il festival organizzato dall’associazione Jana Project e che, con la direzione artistica di Enzo Favata, sarà preceduto da tre anteprime, in programma il 16 agosto ad Alghero, il 23 all’Asinara e il 25 agosto a Nulvi.
    “Anni di bellezze e soddisfazioni – ha ricordato Favata – ricordo soprattutto il concerto all’alba di Michael Nyman: nelle interviste ricorda sempre la Sardegna come il primo posto in cui si è esibito al sorgere del sole”. Quest’anno il tradizionale concerto all’alba vedrà invece in scena a Castelsardo il chitarrista Gavino Loche.
    Musica sulle Bocche proporrà a Perfugas le atmosfere sudamericane di Javier Girotto e Peppe Servillo e le suggestioni classiche dell’argentina Luciana Elizondo, mentre a Castelsardo risuonerà la “musica nuda” di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti. Sempre a Perfugas la pianista Giuliana Soscia accompagnerà il pubblico in un viaggio nell’universo musicale femminile, mentre il duo Brunello-Battaglia si inoltrerà nel territorio della ricerca. Silvia Bolognesi e degli Young Shouts si esibiranno a Sennori, Simone Graziano con il suo progetto”Snailspace” a Castelsardo, e il pianista Kekko Fornarelli in trio a Martis. “African skies” sarà la produzione originale del festival che a Chiaramonti vedrà protagonista il gruppo Mama Africa capeggiato dal senegalese Dudù Kouaté.
    Anche Favata arricchirà il cartellone, in trio ad Aglientu con Marcello Peghin e Salvatore Maiore, ma soprattutto insieme al suo progetto “The Crossing” che, in una versione inedita con Roy Paci chiuderà a Castelsardo la manifestazione.
    Quest’anno tutti i concerti si svolgeranno nel rispetto delle norme anti Covid, mentre già si pensa al futuro con l’idea del pubblico che si muove da un concerto all’altro in treno. (ANSA).