Nasce il governo Draghi. Molti i politici, tante le conferme.
Ma ai tecnici vanno tutti i ministeri chiave. La nuova squadra di ministri, che registra anche un terzo di donne, è formata e dà spazio a tutti i partiti dell’ampia maggioranza che sostiene l’esecutivo, con – appunto – figure di fiducia del premier in dicasteri chiave. Il premier sale al Colle alle 19 e dopo quaranta minuti di colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella scioglie la riserva. Come le regole vogliono, poi esce dallo studio del capo dello Stato e legge i 23 nomi. Asciutto nello stile, non aggiunge alcun commento davanti alle telecamere. Solo lasciando il Quirinale si lascia andare per un attimo: “In bocca al lupo”, risponde ai fotografi che lo attendono sommergendolo di flash.
Alle 12 ci sarà il giuramento del presidente del Consiglio e dei componenti il nuovo Governo al Palazzo del Quirinale. Il presidente del Consiglio terrà nell’Aula del Senato le comunicazioni sulla fiducia al suo governo mercoledì a partire dalle ore 10. Dopo aver tenuto il suo discorso al Senato, draghi si recherà alla Camera per consegnare il testo delle proprie dichiarazioni programmatiche.
Sono, dunque, otto, su un totale di ventitre’, le donne ministro del governo Draghi, mentre gli uomini sono quindici. La compagine ‘rosa’ del governo è composta da Marta Cartabia, Luciana Lamorgese, Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Fabiana Dadone, Elena Bonetti, Erika Stefani e Cristina Messa. Gli uomini sono Dario Franceschini, Andrea Orlando, Federico D’Incà, Vittorio Colao, Renato Brunetta, Massimo Garavaglia, Luigi Di Maio, Lorenzo Guerini, Daniele Franco, Giancarlo Giorgetti, Stefano Patuanelli, Roberto Cingolani, Enrico Giovannini, Patrizio Bianchi e Roberto Speranza.
Otto ministri sono tecnici. Si tratta in particolare di Marta Cartabia (Giustizia), Luciana Lamorgese (Interni); Vittorio Colao (Innovazione tecnologica); Daniele Franco (Economia), Roberto Cingolani (Ambiente e transizione ecologica); Enrico Giovannini (Infrastrutture e Trasporti), Patrizio Bianchi (Istruzione) e Cristina Messa (Università).
Sono sette i ministri del governo Conte Bis confermati nel governo Draghi, che registra 16 new entry. Tra i 23 ministri del governo Draghi, 17 hanno già ricoperto ruoli di governo mentre sei sono esordienti. Questi ultimi, particolare sono Marta Cartabia, Daniele Franco, Roberto Cingolani, Patrizio Bianchi, Vittorio Colao e Cristina Messa.
Sono 4 i ministri del M5S del governo Draghi, tre quelli del Pd, di Forza Italia e della Lega uno di Leu ed uno di Italia Viva. In particolare sono del M5S Luigi Di Maio, Stefano Patuanelli, Fabiana Dadone e Federico D’Incà. Del Pd sono Andrea Orlando, Lorenzo Guerini e Dario Franceschini. Di Forza Italia sono Renato Brunetta, Mariastella Gelmini e Mara Carfagna. Della Lega sono Erika Stefani, Giancarlo Giorgetti e Massimo Garavaglia. Di Iv è espressione Elena Bonetti. Di Leu è espressione Roberto Speranza.
“Presidente in bocca al lupo”; “crepi il lupo!”. E’ il siparietto tra i fotografi e Mario Draghi all’uscita dal Quirinale dopo lo scioglimento della riserva. All’augurio di uno dei fotografi, il premier- inaspettatamente – abbassa il finestrino dell’auto e grida “crepi il lupo”, suscitando sorpresa e qualche sorriso tra i presenti.
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”, ha spiegato su Fb il ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo la sua riconferma al dicastero.
“Sono molto contento ed emozionato per questo incarico. Sono sicuro che avrò l’aiuto di tutti. Dobbiamo fare una scuola nuova, ce la faremo“. Queste le parole del neo ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, alla rivista specializzata Orizzontescuola.
“Buon lavoro al nuovo governo Draghi che sosterremo con lealtà e convinzione. Auguri alla sua squadra scelta in piena autonomia dal presidente. Ora riprendiamo il cammino con impegno per fermare la pandemia e promuovere investimenti per creare lavoro, rilanciare la scuola, rafforzare la sanità e le reti sociali”, ha scritto su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
“Ora occorre accelerare nella lotta al Covid, sul piano vaccinale, quanto fatto finora è insufficiente, e sul fronte sicurezza, lotta all’immigrazione clandestina, alla mafia. si può e si deve fare di più, vedremo di fare gioco di squadra”. Così il leader della Lega Matteo Salvini a ‘Stasera Italia’ su Rete 4.
“Forza Italia farà la sua parte“: è quello che avevo dichiarato l’altro giorno al termine dell’incontro con il Presidente Draghi, e che ripeto volentieri stasera. Accolgo infatti con soddisfazione la nomina a Ministri Renato Brunetta, Mariastella Gelmini e Mara Carfagna, sicuro che si impegneranno con l’abituale dedizione portando un contributo di competenza e di esperienza all’azione dell’intera compagine governativa. Al Presidente Draghi e a tutto il Governo il più vivo augurio di buon lavoro”. Così Silvio Berlusconi in una nota
“Buon lavoro al Presidente Mario Draghi che dovrà guidare il Paese in questa difficile fase storica – scrive su Fb il capo politico M5S Vito Crimi -. Il MoVimento 5 Stelle garantirà il suo sostegno all’esecutivo con lealtà e correttezza. Auguro buon lavoro, in particolare, ai 4 ministri del MoVimento e a Roberto Cingolani, nuovo Ministro per la Transizione Ecologica, il dicastero che abbiamo fortemente voluto e che caratterizzerà l’intera azione di questo governo. Questo è il governo della transizione ecologica.”
“Ne valeva la pena?”, ha scritto sempre su Fb Alessandro Di Battista commentando la formazione del nuovo governo.
La senatrice M5S Barbara Lezzi ha scritto su Facebook che “il super ministero chiesto da Beppe Grillo non c’è. Il ministero dell’ambiente non sarà fuso con il ministero dello sviluppo economico. Eh no, perché il ricco ministero dello sviluppo economico sarà affidato alla Lega con Giorgetti. Noi non abbiamo votato per questo sulla piattaforma Rousseau”. (ANSA)