13 maggio 1981, ore 17.17: papa Giovanni Paolo II ha appena riconsegnato una bimba ai genitori, dopo averla abbracciata e benedetta, mentre stringe le mani di migliaia di fedeli in piazza San Pietro per l’udienza del mercoledì. All’improvviso risuonano nel colonnato del Bernini alcuni colpi di pistola.
Il Papa cade ferito nella camionetta, tra le braccia di don Stanislao Dziwisz, colpito dai proiettili del killer turco Alì Agca. A quarant’anni da quel gesto che è passato alla storia, arriva un libro di Antonio Preziosi dal titolo “Il Papa doveva morire” ricco di episodi, particolari poco conosciuti o anche inediti legati a quella giornata in cui il mondo si fermò con il fiato sospeso in attesa di notizie sulla salute del Papa che sopravvisse dopo quasi sei ore di un drammatico intervento chirurgico.
La storia è raccontata in maniera avvincente e minuziosa.