B.M.J. sta per “Bimbo Minkia Jay”…
Avevo rimosso da tempo questo tema e avevo rimosso anche i miei trascorsi…Purtroppo.
Essere Dj…A proposito , approfitto , visto che ancora nel 2017 qualcuno crede che “Dj” si scrive per esteso “Deejay”. Quest’ultimo è marchio inventato e registrato da un noto network nazionale ma D.J. è l’abbreviazione di “Disc-jockey” . Su questa mia precisazione qualcuno sorriderà e ha ragione ma spero comprenda che ho incontrato di recente (veramente) dei “bimbi-minkia” che hanno detto il contrario…Mah …!
Per carità , premetto che ognuno è libero di fare, divertirsi e definirsi quel che vuole ma se spingere un tasto , dopo che la tecnologia ti ha messo in automatico a tempo due canzoni , a loro volta registrati con una sequenza perfetta di BPM (battute per minuto) , allora anche mia madre che accende la radio per ascoltare canzoni con le sue amiche è una D.J. ?
Qualcuno dirà che è anche importante la scelta del genere musicale ? Certo , ma anche qui la conoscenza è importante altrimenti si cade sempre nel banale, “nel “prevedibile” (come succede) , nel ripetitivo e di seguito capirete perché …Altra precisazione da fare è che il D.J. non è animatore o speaker, che sono figure differenti…Purtroppo anche qui altri “bimbi-minkia” non hanno le idee chiare come sopra ecc.ecc. Comunque c’è anche qualcuno sopra i bimbiminkia (come età) che “non ne stia molto bene nel tema”.
Ora vi racconto, sommariamente, chi è il D.J. con ” i controcazzi” e dalle basi solide , vere e che oggi può anche permettersi il lusso di delegare tutto alla tecnologia però nella piena consapevolezza che è “LUI ” il padrone di quel che sta facendo e che non è “un bimbo-minkia” con i ditini automatici.
Il D.J. era colui capace di “mixare” due brani suonati con strumenti “umani” (batteria) e che “il tempo” (BPM) , con tutta la buona volontà del batterista, non era e non è mai perfetto come un “campionatore elettronico” . La disco dance degli anni ’70 e 80 era fatta di gruppi o solisti, tipo CHiC o Sister Sladge, dove la musica era ancora “viva” e con strumenti tradizionali. Il D.J. oltre ad avere orecchio musicale nelle scelte ,oltre a sapere quando lanciare il brano successivo e cominciare ad alzare il cursore del mixer, seguiva passo passo la fase di “mixaggio”, tra un disco e l’altro, rallentando o spingendo materialmente il vinile sul “piatto” e coprendo eventuali “naturali” rallentamenti o accelerazioni dei “BPM” …Bisognava avere una vera predisposizione e abilità nel tenere “a tempo perfetto due brani…Come nell’annullare i bassi o gli alti del mixer al momento giusto.
Oggi questo problema non c’è più grazie alla tecnologia…
Il D.J. , inoltre, era quello che riparava il nastro della C60 con la penna o colui che metteva la carta stagnola a “zio bob” per farlo ripartire al contrario (qualche bimbominkia non capirà quest’ultima parte) o creare un montaggio per creare il mitico “eco” …Essere D.J. è sopratutto venire dall’origine di quel nome e di conseguenza “conoscere la musica” per ovvi motivi , perché a tutto ci vuole esperienza !
E “l’odore” del vinile , corposità e calore del suono “analogico ? Indimenticabili !
E quante altre cose potrei raccontarvi , ma poi finiamo in radio ecc.ecc.
Ma continuate a divertirvi “bimbiminkia”, però studiate prima di sparare “cazzate” senza “tempo” !
E scusate per le mie foto , se pur con 2 capelli in più