Sono quelle notizie che fanno ben sperare e orgogliosi delle proprie origini. Notizia come questa e che riguarda il riconoscimento dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica per il suo studio sul glioblastoma a Giuseppe Lombardi.” Questo professionista “pugliese” sicuramente non verrà “mai chiamato Giuseppi”, che è una pratica riservata “alle nullità e vuoti a perdere dell’uno vale uno” , intenti ad uccidere il merito per portare tutti al loro misero piano e arraffando consensi da altre nullità come loro.
Giuseppe Lombardi è il miglior oncologo d’Italia. A dirlo l’Associazione Italiana di Oncologia Medica, che attribuirà al quarantenne di San Giovanni Rotondo con il prestigioso Premio Marco Venturini.
Dal 25 di ottobre , è terminata la tre giorni del Congresso Nazionale di Roma che ha visto il medico, attualmente dirigente dell’Istituto Oncologico Veneto ottenere il riconoscimento.
LO STUDIO SUL GLIOBASTOMA
Ad aver contraddistinto Lombardi è stato un suo studio compiuto sul glioblastoma e nello specifico sull’efficacia di un nuovo farmaco, il regorafenib, in parte finanziato dall’Associazione Luca Ometto e che dovrebbe aumentare la qualità e l’aspettativa di vita del paziente.
L’ottimo lavoro dell’oncologo era infatti già stato apprezzato da una delle più prestigiose riviste in ambito scientifico, la Lancet Oncology, la quale aveva pubblicato la ricerca del pugliese dal titolo Regorafenib compared with lomustine in patients with relapsed glioblastoma (REGOMA): a multicentre, open-label, randomised, controlled, phase 2 trial.
Quello pubblicato dalla Lancet Oncology è stato in realtà solo l’ultimo studio di una lunga serie: Giuseppe Lombardi è autore di oltre 80 pubblicazioni su riviste internazionali ed è uno dei principali ricercatori di numerosi studi clinici su innovativi trattamenti per i pazienti affetti da tumori cerebrali.
LA CARRIERA DI GIUSEPPE LOMBARDI
Lombardi, dopo essersi laureato con lode all’Università di Padova, nel 2014 ha conseguito il titolo di dottorato in Oncologia e Chirurgia Oncologica con una tesi sui biomarcatori tumorali nei pazienti affetti da glioma.
Lo studio dei tumori cerebrali è sempre stato al centro delle attenzioni del giovane medico, che ha ampliato e approfondito la loro ricerca sia dal punto di visto clinico che di laboratorio anche all’estero, dove ha lavorato nel Dipartimento di Neuro-Oncologia del “Memorial Sloan Kettering Cancer Center” a New York e il dipartimento di Neuro-Oncologia dell’Ospedale “Pitiè-Salpetriere-Università di Parigi VI”, a Parigi.
Il pugliese, inoltre, è anche un membro delle più importanti associazioni scientifiche nazionali ed internazionali di neuro-oncologia: EORTC brain tumor group, European Association of Neuro-Oncology (EANO), Associazione Italiana di Neuro-Oncologia( AINO), Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM). (Fonte)