E’ facile incappare in una “vera truffa” se si parla di pubblicità radiotelevisiva perché si parla di “etere” , onde elettromagnetiche difficile da controllare nel caso specifico.

Come sicuramente avrete avuto a che fare con il “classico bellinbusto” che vi presenta i dati di ascolto o di visione . Questa ultima possibilità è veramente patetica e ridicola perché “sono comprabili” o fatti apposta per “favorire il committente” che ha pagato il serizio di indagine. Quindi alla fine chi ci rimette è sempre il Cliente finale , colui o colei che ha firmato un contratto pubblicitario.

In Puglia e Basilicata oramai il fenomeno è diventato di enormi proporzioni perché da qualche anno ci sono organizzazioni, una in particolare , che è dedita ad una vera “truffa legalizzata” , tra privati ed enti. Per quanto mi riguarda potrebbero anche continuare , tanto alla fine “il giocattolo gli scoppierà in mano”, perché la gente non è così stupida. Infatti questo articolo serve solamente per questi ultimi e serve ad accellerare i tempi , ma anche per risparmiare soldi .

Pagare per essere inseriti in un “calderone” e passare inosservati vi conviene ? Pagare per essere inseriti in un “segmento ristretto” (splittaggio in gergo tecnico) locale , con l’illusione di essere su una rete interregionale (truffati) vi sta bene ? Vi sta bene pagare un sacco di soldi senza ritorno e solo per dire faccio la pubblicità su quella struttura solo per darvi un tono?

Se vi sta bene tutto questo è legittimo e lecito (diciamo) e ognuno è libero o libera di sperperare o farsi truffare come vuole. Stesso discorso vale per Enti comunali , provinciali e regionali, Associazioni per eventi comprese. Ebbene anche evidenziare che “determinati truffatori” , oltre ad incassare da ignari privati , percepisce per Eventi anche soldi ministeriali , regionali e dall’Unione Europea e come minimo , per lo sviluppo del territorio, la presenza doveva essere completamente gratuita per l’Ente comunale o provinciale. L’ingordigia però vuole anche il contributo o il patrocinio economico da queste ultime in combutta con l’Assessore di turno , magari con una mancetta speciale.

Tutto questo non è pubblicità e non è professionale , destinato a saltare prima o poi. Qualcuno potrebbe giustamente pensare che questo articolo è frutto di invidia e gelosia verso chi guadagna tantissimo ma è sulla strada sbagliata. Come in tutto quello che faccio , questo articolo è frutto di passione per un settore che mi ha cresciuto e si parte proprio dalla passione e non dal mercimonio e dalle truffe verso i privati . Ci sono prima le aziende , c’è prima lo sviluppo del territorio e alla fine ci sono i contratti . Del resto “siamo nella merda dove siamo ” perché ci sono stati purtroppo sempre questi cialtroni impostori e anche nel settore radiotelevisivo .

Se volete continuare a fare pubblicità , quella seria, su emittenti radiotelevisive diverse e sulla base di veri ascolti (non comprati) alternate volta per volta, per un imposizione capillare e costante del Brand , attraverso tanti accordi e collaborazioni trentennali, contattatemi