Dopo sei anni, è stato finalmente pubblicato dalla Sogin (società di Stato incaricata del decommissioning degli impianti nucleari) l’elenco delle aree italiane individuate come quelle che potranno potenzialmente ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi italiani. Arriva , dopo anni di attesa , l’elenco delle aree scelte per il stoccaggio di rifiuti radioattivi. Di seguito elenco generale e spiccano Puglia e Basilicata. PREME ANCHE DIRVI :
NON FIDATEVI DI ARPA PUGLIA E ARPAB BASILICATA !
In Piemonte 8 zone tra le province di Torino e Alessandria (Comuni di Caluso, Mazzè, Rondissone, Carmagnola, Alessandria, Quargento, Bosco Marengo e così via)
In Toscana 24 zone tra le province di Siena, Grosseto e Viterbo (Comuni di Pienza, Campagnatico, Ischia e Montalto di Castro, Canino, Tuscania, Tarquinia, Vignanello, Gallese, Corchiano)
BASILICATA E PUGLIA 17 zone tra le province di Potenza, Matera, Bari, Taranto (comuni di Genzano, Irsina, Acerenza, Oppido Lucano, Gravina, Altamura, Matera, Laterza, Bernalda, Montalbano, Montescaglioso)
In Sardegna 14 aree tra le zone in provincia di Oristano (Siapiccia, Albagiara, Assolo, Usellus, Mogorella, Villa Sant’Antonio, Nuragus, Nurri, Genuri, Setzu, Turri, Pauli Arbarei, Ortacesus, Guasila, Segariu, Villamar, Gergei e altri)
In Sicilia 4 aree nelle province di Trapani, Palermo, Caltanissetta (Comuni di Trapani, Calatafimi, Segesta, Castellana, Petralia, Butera).
Non è per essere irrispettoso nei confronti delle altre regioni e non non si tratta della solita “sindrome del Nimby” ma della presa di coscienza del fatto che i nostri territori hanno già dato, e tanto, negli scorsi decenni. È l’ora di muoverci compatti per impedire quest’ennesimo scempio.
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