Brutte notizie per gli amanti della carne, a rischio proprio la salsiccia e si torna anche a parlare di Salmonella. Ascolta l’audio podcast a seguire o leggi articolo

La salsiccia, infatti, è una delle preparazioni di carne più conosciuta ed amata dagli italiani. La salsiccia è, in parte, un insaccato, prodotta usando budello animale riempito di un misto di carni magre e grasse. Viene fatta riposare solo poche ore, prima di essere servita sulle tavole di molte famiglie italiane. I primi a parlare di salsiccia sarebbero stati addirittura i romani, intorno al I secolo A.C, quando lo storico romano Marco Terenzio Varrone ne descrisse la sua preparazione. Ma addirittura Cicerone e Marziale ne hanno parlato nei loro scritti storici, conferendo la paternità della salsiccia alla Basilicata. E ora si torna a parlare dell’insaccato più amato dagli italiani a causa di un nuovo richiamo da parte del Ministero della Salute. Ma non solo, il richiamo si deve proprio alla salmonella.

Purtroppo, ieri il Ministero della Salute ha rilasciato un richiamo per una nota marca di insaccati. Secondo quanto annunciato dal Ministero, infatti, sarebbe in corso una contaminazione da Salmonella, il pericoloso batterio di cui se ne parlato diverse volte. Il 31 ottobre 2022, sul sito ufficiale del Ministero è comparsa un’allerta riguardante un lotto di salsiccia stagionata, venduto in molti supermercati italiani. Stiamo parlando della Salsiccia Stagionata Bartoloni, dell’azienda alimentare Bartoloni Carni di Bartoloni Elisabetta & C., nella frazione di Fogliano Spoleto, vicino Perugia. Il lotto incriminato sarebbe quello prodotto in data 13 settembre 2022, con scadenza minima il 23 maggio 2023. Il lotto fa riferimento a delle confezioni sottovuoto all’origine da 2 chili, vendute anche sfuse presso alcuni esercizi. Il Ministero avverte della contaminazione da Salmonella e consiglia, come sempre, di non consumare il prodotto.

Ricordo che le infezioni da Salmonella posso essere particolarmente pericolose e colpiscono soprattutto l’apparato gastrico, causando sintomi anche debilitanti. Si va dai crampi addominali fino alla diarrea, ma può causare anche febbre e setticemia che metterebbero a rischio i più piccoli e gli anziani.

In conclusione e come sempre , da profano cliente consumatore in generale, mi domando se questa azienda ha prodotto solo questi lotti a proprio marchio o ha anche fornito ad altre aziende che sovrappongono il proprio marchio? Il classico “conto terzi” ?